Il mercato della mobilità elettrica sta lentamente prendendo piede nel nostro paese e nella nostra città ci apprestiamo ad assistere ad una lenta quanto inesorabile rivoluzione.
La tendenza in ascesa di questo segmento sta di fatto obbligando i territori a ripensare le infrastrutture, dato che le colonnine di ricarica sono un elemento fondamentale per garantire a questa nuova tecnologia di garantire spostamenti a breve, medio e lungo raggio.
Lo scenario di Catania
Dal 2018 il territorio comunale di Catania è dotato di una rete di ricarica per veicoli elettrici composta da 48 colonnine, frutto di un protocollo sottoscritto dal Comune di Catania e da Enel X, la Divisione del Gruppo Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali.
L’anno seguente la collaborazione della Regione Siciliana con Enel X ha favorito l’installazione di 17 colonnine per la ricariche di veicoli elettrici grazie all’investimento da 250 mila euro del Governo regionale. Nell’ambito delle infrastrutture di supporto per la mobilità elettrica nel recente passato si sono aggiunte iniziative tese a migliorare la dotazione di colonnine: nel 2015 l’azienda Sibeg di Catania, che produce e commercializza i prodotti del marchio “The Coca-Cola Company”, ha implementato un progetto di conversione della propria flotta aziendale, dotandosi di più 100 auto elettriche e avviando contestualmente l’installazione di 57 punti di ricarica.
Da pochi mesi fa si è aggiunta anche la nuova postazione “Supercharger” del noto marchio di auto elettriche Tesla: si tratta di quattro postazioni 250 kW V3 con ulteriori stalli predisposti per un futuro upgrade. Lo scenario descritto è quindi caratterizzato da iniziative della pubblica amministrazione e del settore privato che pongono il territorio catanese in posizione migliore rispetto ad altre città, ciononostante la mobilità elettrica rimane ad oggi un mercato marginale rispetto alle tradizionali forme di mobilità.
Ciò nonostante, la tendenza positiva di questo settore è confermata dall’inaugurazione del primo servizio di monopattino sharing in città, che proprio in questi giorni sono stati messi a disposizione dei cittadini.
Ecobonus “elettrico”, ma lontani dagli obiettivi sulle emissioni
Nel nostro territorio nazionale si è registrato un incremento di auto elettriche circolanti pari al doppio dell’anno precedente.
Tuttavia il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) auspica il raggiungimento di circa 6 milioni di mezzi elettrici circolanti entro il 2030. Siamo ancora agli arbori di questo cambiamento e le proiezioni ci confermano il ritardo sul cronoprogramma.
In tal senso, nemmeno gli ecobonus stanziati dal Governo hanno contribuito a risollevare il mercato, dunque la situazione è ancora molto difficile. La crisi dei rifornimenti tecnologici (semiconduttori su tutti) sta provocando ritardi nella produzione e nelle consegne delle vetture, mentre il caro benzina sta facendo lievitare alle stelle il costo del carburante.
L’auspicato raggiungimento dei 6 milioni di veicoli elettrici circolanti entro il 2030 costituirebbe di fatto il vero argine al problema delle emissioni di CO2 nell’aria, in quanto abbatterebbe del 40% circa l’immissione di anidride carbonica nell’aria.
Un’azienda siciliana investe sul territorio
Le pubbliche amministrazioni locali si trovano oggi davanti ad un punto di non ritorno, in cui devono favorire l’avvento della tecnologia e della sostenibilità, mitigando i segni del cambiamento e i disagi che inevitabilmente saranno arrecati ai cittadini. La trasformazione dei contesti urbani sarà inevitabile per consentire progressivamente la normalizzazione di un nuovo mercato, fatto di elettricità anzichè combustili.
I grandi investimenti pianificati con fondi europei e del PNRR sono nel frattempo affiancati da iniziative imprenditoriali che in modo più agile stanno offrendo sul mercato servizi smart e innovativi. Ottimizzando l’esistente, un’azienda palermitana come Electrigo si propone oggi ai territori con un servizio di “garage intelligente” che contribuisce in modo smart anche e soprattutto alla fornitura capillare di energia per i veicoli elettrici.
Non potendo più contare su nuovi spazi da urbanizzare e considerati le tempistiche di reazione del settore pubblico, l’intervento del privato è inevitabile quanto necessario. A Catania come in tante altre città italiane, le opere propedeutiche all’installazione dei punti di ricarica stanno incontrando diverse difficoltà nella distribuzione dell’energia in modo uniforme e capillare, con casi di disfunzione dovuti ad infrastrutture obsolete e mal performanti.
Dunque c’è da auspicare interventi rapidi e una sinergia pubblico-privato che ampli l’offerta delle soluzioni per l’utente finale.